Laura Curino – Mani grandi, senza fine
19 maggio 2018
La narrazione delle storie di design comincia a teatro con “Mani grandi senza fine”, spettacolo portato in scena al Piccolo Teatro di Milano (e qui riproposto in versione lettura) da Laura Curino, autrice e attrice torinese.
Tra i maggiori interpreti del teatro di narrazione, Laura Curino racconta il Design tramite le storie dei suoi protagonisti, come Marco Zanuso, Ettore Sottsass, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Vittorio Viganò, Roberto Menghi e Vico Magistretti: aneddoti e storie che hanno come sfondo Milano, scenario che ha visto nascere il grande design italiano.
“...Poi ci sono notti storte in cui cerchi per ore una parola e non la trovi, notti inutili in cui ti chiedi perché mai ti sei cacciata in questo mondo tutto di maschi che chissà se arriverai mai a capire, e la notte che improvvisamente butti via tutto, perché sarà che è quasi l’alba, sarà che sei stanca morta, ma loro, gli oggetti, si sono messi a parlarti, a dettarti un altro testo. Una notte così ho cominciato a scrivere dal punto di vista delle cose. Parlano loro, le cose. E questo è Mani grandi, senza fine”. Laura Curino
Di Laura Curino mi piace la sua onestà intellettuale, il suo fare teatro raccontando sogni e passioni di personaggi che sono riusciti a costruire la loro vita proprio sui loro sogni. In scena la Curino si presenta con la propria identità, per raccontare storie – non per rappresentarle – e senza la maschera del personaggio. I suoi testi e la sua voce emozionano e offrono sempre spunti di riflessione.
Due ore di intenso stupore, riflessione e leggerezza. Ho sempre pensato e detto che il design investe tutto il nostro mondo…Nel suo spettacolo, è come se Laura Curino avesse dato un’anima a queste mie parole, un senso ancora più profondo, rendendo le cose stesse – e non solo noi – partecipi di questo mondo.
Vittoria Ribighini