Paola Navone e Michele Gervasoni di Gervasoni 1882
15 giugno 2019
Per il secondo dei quattro incontri tra Designer e Imprenditori della rassegna, Giorgio Tartaro, giornalista e conduttore televisivo, intervista l’architetto e designer Paola Navone insieme a Michele Gervasoni, amministratore delegato della storica Gervasoni 1882.
PAOLA NAVONE
Architetto, designer, art director, arredatrice, saggista, insegnante, curatrice di esposizioni ed eventi Paola Navone è eclettica, originale, vivace, curiosa. Anche collaborando con le più importanti firme del design italiano e non (Armani Casa, Knoll International, Alessi, Piazza Sempione, Mondo, Driade, Orizzonti, Arcade, Oltrefrontiera, Casamilano, Antonangeli, Dada, Molteni, Natuzzi, Roche Bobois, Swarovski, solo per citarne alcune) ha mantenuto il suo spirito libero e anticonformista, nelle sue creazioni come nella vita.
Tra gli anni ’70 e ’80 opera – accanto ad Alessandro Mendini, Ettore Sottsass Jr., Andrea Branzi – nel gruppo Alchimia, l’ala più avanzata della scena italiana del design, sviluppando una posizione d’avanguardia altamente stimolante e produttiva, che le vale, nel 1983, il prestigioso International Design Award di Osaka, assegnato in quell’anno per la prima volta. Per Gervasoni cura dal 1998 la direzione artistica dell’azienda, oltre ad occuparsi in prima persona del disegno di gran parte delle collezioni.
MICHELE GERVASONI
Amministratore Delegato e Direttore Commerciale della Gervasoni Spa che guida, insieme al fratello Giovanni, azienda nata nel 1882 come piccolo laboratorio artigianale per l’intreccio del vimini.
Negli anni sono cambiati i canoni estetici e le tecniche di produzione. Non la passione per il bello e fatto ad arte. La cura per il dettaglio, l’uso di materiali naturali lavorati con maestria, le suggestioni di luoghi vicini e lontani restano i segni distintivi dei prodotti Gervasoni.
L’incontro 15 anni fa fra la passione e la sensibilità eclettica di Paola Navone e l’intuito imprenditoriale di Giovanni e Michele Gervasoni, con la loro capacità di guardare avanti, ne fa oggi una realtà ampia e articolata le cui collezioni sono distribuite in oltre settanta paesi nel mondo.
